NASpI 2025: cambiano i requisiti, ecco tutte le novità

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NASpI 2025: cambiano i requisiti, ecco tutte le novità

NASpI 2025 – Con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio il 1° gennaio 2025 – di cui ci siamo già occupati in questo articolo, n.d.r. – sono cambiati anche  i requisiti per accedere all’indennità di disoccupazione per alcune categorie di lavoratori. La principale novità riguarda una nuova e più stringente condizione legata alla maturazione del requisito contributivo, che potrebbe impattare molte persone che si trovano in stato di disoccupazione. Scopriamo insieme tutti i dettagli!

 

Che cos’è la NASpI?

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’indennità mensile di disoccupazione riservata ai lavoratori subordinati che perdono involontariamente il lavoro. Ne possono beneficiare, ad esempio, i lavoratori licenziati, coloro che vedono scadere il proprio contratto, o chi presenta dimissioni per giusta causa.

La NASpI è accessibile in caso di:

  • Licenziamento, anche per giusta causa o giustificato motivo soggettivo;
  • Scadenza naturale del contratto;
  • Dimissioni per giusta causa, come mancato pagamento dello stipendio, mobbing, molestie, o demansionamento;
  • Dimissioni volontarie durante la maternità/paternità, entro il primo anno di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia.

È inoltre prevista in caso di risoluzione consensuale del contratto, ma solo in specifiche circostanze, come:

  • Procedura di conciliazione presso la Direzione Territoriale dell’Ispettorato del Lavoro;
  • Licenziamento per giustificato motivo oggettivo;
  • Rifiuto al trasferimento ad altra sede distante oltre 50 km o raggiungibile in più di 80 minuti con i mezzi pubblici.

 

Le novità NASpI 2025: i nuovi requisiti contributivi

1. Dimissioni volontarie e requisiti di contribuzione

Dal 2025, chi si dimette volontariamente da un contratto a tempo indeterminato o interrompe consensualmente il rapporto di lavoro e nei successivi 12 mesi perde involontariamente la nuova occupazione, dovrà avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione presso il nuovo/i nuovi datore/i di lavoro.

Esempio pratico:
Se un lavoratore si dimette il 15 febbraio 2025 e trova un nuovo impiego il 10 marzo, ma viene licenziato il 10 aprile, non avendo maturato le 13 settimane di contribuzione richieste, non potrà accedere alla NASpI. Al contrario, se il licenziamento avviene il 10 luglio 2025, avendo maturato il requisito contributivo, avrà diritto alla NASpI.

 

2. Assenza ingiustificata prolungata

Dal 1° gennaio 2025, l’assenza ingiustificata superiore a 5 o 15 giorni, in base al contratto collettivo nazionale applicato, sarà considerata dimissione volontaria e non più causa di licenziamento. Questo cambia significativamente l’accesso alla NASpI, che è riservata solo alla perdita involontaria del lavoro.

 

Indennità NASpI: quanto spetta e per quanto tempo

La NASpI viene erogata dall’INPS ed è pari al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni, con un massimale previsto per legge.

  • Decurtazione dell’importo: dal 6° mese di percezione si applica una riduzione del 3% al mese (dall’8° mese per chi ha almeno 55 anni).
  • Durata dell’indennità: la NASpI viene erogata per un periodo massimo di 24 mesi, calcolato sulla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni.

La domanda deve essere presentata all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Meglio presentarla entro l’8° giorno, per non perdere giorni di indennità.

 


Dubbi sui nuovi requisiti NASpI?
Vieni a trovarci!

Le novità introdotte con la NASpI 2025 possono creare confusione e ogni situazione lavorativa è unica. Se hai domande sulla tua specifica posizione, o hai bisogno di assistenza per la domanda di NASpI, vieni nel nostro studio! Saremo felici di aiutarti a valutare i tuoi diritti e a gestire al meglio la tua pratica.